Alfabeti onlusAlfabeti onlus

Giovanni Pianetta: Presidente e responsabile Ufficio Stampa - presidente*alfabetionlus.org

Francesca Giannoccaro: Vicepresidente e responsabile 'Scuola Donne'

Anna Todeschini: per info 'Scuola Serale' - annatod2*gmail.com

info*alfabetionlus.org

  • Home
  • L’associazione
    • Consiglio direttivo e Statuto
    • Il nuovo Statuto di Alfabeti ODV del 11 aprile 2019
    • Breve storia di Alfabeti
    • Lo Statuto originale del 1999
    • Archivio Bilanci
  • I nostri Corsi
    • Scuola delle Donne
    • Scuola Serale di Italiano
  • Aiutaci
    • Donazioni
    • 5xMille
    • Diventa Volontario
  • Alfalibri
  • Rassegna stampa
Home » Laura, volontaria 10 e lode.
Laura, volontaria 10 e lode.

Laura, volontaria 10 e lode.

Laura è con noi da tanti anni. Possiamo considerarla una “veterana” di Alfabeti. Quando la conosci, di lei ti colpisce la grande capacità di metterti a tuo agio, di farti sentire “uno di famiglia”. Laura sa essere sempre attenta e positiva, cerca sempre di comprendere le opinioni e i punti di vista altrui, e questo è sicuramente una buona cosa quando si interagisce in un gruppo (eterogeneo) di persone. La sua disponibilità (e dedizione) all’associazione è incomparabile.

Le abbiamo fatto alcune domande sulla sua esperienza come volontaria di Alfabeti.

Ecco le sue risposte!

Da quanto tempo sei volontaria di alfabeti e come l'hai scoperta?

Sono volontaria di Alfabeti da sette anni. Non ricordo quasi più come l’ho scoperta: credo sia stato per passaparola. È stato un avvicinamento lento e progressivo, il mio: la prima volta ho partecipato a una riunione che l’associazione aveva organizzato proprio per incontrare i nuovi potenziali volontari, ma poi ho lasciato perdere – non so bene perché… – e ho lasciato passare qualche anno, forse un paio. Poi mi sono ripresentata e… via, l’avventura è cominciata. Ho trovato compagni e compagne che hanno da subito reso il viaggio emozionante!

Hai avuto precedenti esperienze di volontariato?

No, non avevo alcuna esperienza. Avevo un desiderio che covava lì, da qualche parte, avevo voglia di mettermi in gioco, ma non avevo mai agito.

Che impatto ha avuto l'esperienza di alfabeti sulla tua vita?

Ha avuto un impatto molto, molto forte. Me ne sento arricchita in molti sensi.
Innanzitutto ho scoperto da vicino una realtà che conoscevo solo per sentito dire – quella dei migranti – e che, non lo nascondo, mi incuriosiva quasi nella stessa misura in cui mi intimoriva: che persone avrei incontrato? con quali necessità? sarei stata capace di entrarci in un qualche modo in rapporto? Primo risultato: Alfabeti mi ha aperto la mente con le storie degli studenti, grazie alle relazioni, dalle più alle meno superficiali, che si sono instaurate con loro; ho davvero scoperto un altro mondo.
L’idea poi di lavorare con la lingua – che ho sempre frequentato per piacere (leggendo) e studiato e analizzato (per formazione) – mi stimolava. Con gli studenti di Alfabeti è come averla riscoperta, perché,  per passarla a chi non la conosce, la devi necessariamente considerare da una posizione diversa, ti devi fare straniero anche tu. È un po’ come fare il turista nella propria città: “Toh, quell’angolo non lo avevo mai visto! Questa prospettiva, mai considerata!”. E allo stesso tempo hai la consapevolezza che, per chi sta facendo lezione con te, l’italiano è uno strumento fondamentale, di sopravvivenza, un’arma quasi. Secondo risultato: Alfabeti mi ha fatto riscoprire l’italiano, sotto diversi aspetti; mi ha fatto pensare davvero a quanto una lingua sia potente e renda forti coloro che la sanno usare.
E ultimo, ma non ultimo, mi ha dato un’altra prospettiva professionale…! Sono una delle tante persone che in questo periodo è rimasta a casa dal lavoro. L’esperienza di Alfabeti mi ha talmente appassionato che ho deciso che è quello che voglio fare nella vita e mi ha dato una prospettiva preziosissima in questa contingenza. Terzo risultato: grazie ad Alfabeti e all’esperienza che gli studenti mi hanno permesso di fare, ho trovato un piccolo lavoro in un ambito che mi appassiona e che spero possa dare i suoi frutti…

Ti capita di avere a che fare con stranieri in difficoltà? In tal caso, come ti comporti?

Mi è capitato rare volte, per fortuna! Ad ogni modo, in questi casi, quello che veramente funziona e che rende preziosa la dimensione dell’associazione con tutte le persone che vi si impegnano, è quella di fare appello alle risorse di ognuno. Sembra un luogo comune, ma sono davvero questi i casi in cui “l’unione fa la forza”: c’è chi tra noi è esperto di minori non accompagnati, chi si occupa degli aspetti legali, chi è in contatto con assistenti sociali o chi, semplicemente, ha il tempo di informarsi come si fa a risolvere una certa situazione o l’ha vissuta direttamente e sa dare informazioni e consigli. Sicuramente, se non ci fosse un gruppo di persone che si muove insieme le cose sarebbero molto, molto più complicate.

Ci puoi raccontare di qualche studente di cui hai visto che, dopo aver migliorato la competenza di italiano, ha cambiato la sua vita in meglio?

Mi vengono in mente alcuni dei ragazzi che ho conosciuto ormai 6 o 7 anni fa. Per molti di loro, arrivati in Italia come clandestini o diventati tali dopo la scadenza di un visto, l’italiano è stato uno strumento di vera emancipazione, certo non il solo. La miglior miscela è: lavoro + colleghi/capi italiani che consente di avere uno stipendio e molte occasioni per praticare la lingua di tutti i giorni. E così, a poco a poco, hanno imparato le parole e i luoghi della burocrazia, dove rivolgersi per avere un documento, come scriversi un curriculum, come superare un esame di certificazione dell’italiano, fare domanda per una casa in affitto o iscriversi alla scuola superiore. Molti di loro hanno ora un lavoro in regola che significa anche non dover pensare solo all’impellenza di uno stipendio da portare a casa per sé, e spesso per una famiglia lontana, ma anche iniziare a godersi una vita “propria”. Certo, le cose non sono state semplici per loro, ma la conoscenza della lingua credo le abbia rese meno complicate.

Cosa auspichi per il futuro di alfabeti?

Cento di questi anni!
Che continui a lavorare nel quartiere dove è nata, che si rafforzi sempre più, che venga sempre più percepita dagli abitanti della zona – tutti, migranti e italiani – come un luogo importante e vivace e che, soprattutto, appartiene anche a loro. Mi piacerebbe che, in un modo o nell’altro, Alfabeti continuasse e diventasse sempre più un punto di riferimento per il quartiere e chi ci abita.
E, sognando a occhi aperti, mi piacerebbe che il lavoro di Alfabeti fosse riconosciuto come la moneta con cui pagare l’affitto!

Grazie Laura, come sempre, per la tua disponibilità.

Buon Lavoro!

8 Febbraio 2016 Daniele Murtas
cerchiamo_volontari

Vieni a trovarci!

Conoscerai tanti nuovi amici.

info*alfabetionlus.org

via Abbiati, 4

Milano, Italia 20148

Associazione Alfabeti OdV

Seguici attraverso:

Seguici su FacebookSeguici su Twitter

Scrivici

Il tuo messaggio è stato inoltrato con successo. Grazie!

  • Cookies
Copyright © 2016-2021 Alfabetionlus.org - Tutti i diritti riservati