Donne e uomini che decidono – a fatica – di lasciare il proprio paese e i propri cari, per partire all’avventura, verso un “nuovo mondo”. Sono i migranti, e giungono da ogni parte del globo con una grande speranza: una vita migliore. Quasi sempre la loro scelta è dettata da reali necessità di sopravvivenza, c’è chi fugge da paesi in guerra, dalle persecuzioni, dalla miseria e dalla povertà; ma c’è anche chi parte per seguire un sogno.
Quelli che hanno scelto l’Italia sono più di quattro milioni: c’è chi ha una laurea e chi non ha finito le scuole dell’obbligo, chi è solo e chi, invece, arriva con la famiglia. Tra questi, sono sempre più numerosi le donne e gli uomini che in Italia trovano il successo, con intelligenza e duro lavoro. Nel nostro paese sono ormai 400.000 le aziende create e gestite da imprenditori stranieri.
Il 28 febbraio abbiamo avuto ospiti ad Alfabeti tre persone che sono arrivate da molto lontano e che, con pazienza e costanza, hanno costruito la loro America a Milano.
Entusiasmante l’esperienza raccontata da Hani El Mallah, egiziano, proprietario dell’azienda Ice Man, arrivato in Italia nel 1981 con una laurea in Economia, ha iniziato a guadagnarsi da vivere ai banchi del mercato ittico: toccanti i suoi racconti della sveglia alle tre/quattro del mattino, dei chilometri macinati a piedi e delle ciabatte come uniche calzature. Poi una folgorazione: il business lo fa il ghiaccio. Ghiaccio per tenere al fresco la merce sui banchi del pesce nei mercati e supermercati, ma anche ghiaccio per l’esposizione del pesce nei grandi ristoranti. È nata così l’azienda Ice Man, oggi leader italiana del settore.
Altrettanto d’impatto è il lungo racconto di Deidamia Moran, che, fuggita da El Salvador, è arrivata in Italia nel 1974. Tra i suoi tanti racconti emerge l’incredibile generosità con cui questa signora affronta la vita: infermiera diplomata, non ha esitato ad adattarsi a lavorare come collaboratrice domestica. Divertenti gli aneddoti legati alle differenze di stile di vita fra il suo paese d’origine e l’Italia, da cui il nostro paese esce fuori molto legato all’apparenza e poco alla sostanza. La signora Moran è un’attivista impegnata per i diritti degli immigrati. Dal 1987 è anche imprenditrice, con una sua impresa di pulizie che, grazie alla serietà con cui ha affrontato il suo lavoro e a un’invidiabile forza di volontà, oggi conta ben 14 dipendenti.
Infine Marvin Braceros, giovane filippino che in Italia, in pochi anni, è riuscito a coronare il suo sogno di aprire un’attività nel mondo della ristorazione: dopo aver lavorato come cameriere, ha recentemente avviato “Fuoco”, una gastronomia in centro a Milano.
Per tutti, tra gioie e dolori è arrivato il lieto fine: un buon auspicio per tutti gli studenti di Alfabeti.