Il professor Paolo Branca, docente di arabo e massimo islamista italiano, ha tenuto in sede due lezioni di formazione ai nostri volontari
Da qualche tempo le scuole di Alfabeti hanno implementato la formazione delle proprie volontarie e volontari perché ci siamo resi conto che non basta la buona volontà nell’insegnare l’italiano agli stranieri immigrati ma, senza arrivare a una preparazione specifica da diplomati in L2 (per cui occorre tempo e anni di studio), alcune regole di glotto-didattica, di comprensione delle difficoltà per chi cresce con strutture linguistiche diverse dalle lingue neolatine, (giusto per citare), sono davvero necessarie. E poi la didattica in classe, come e cosa insegnare, come valutare e cosa preferire. Da ultimo, ma certo non per importanza, il confronto culturale con persone che provengono da società a volte molto lontane dalla nostra.
Per questo la nostra responsabile scientifica (diplomata in L2) e vecchia volontaria di Alfabeti, la dottoressa Elena De Munari, organizza ciclicamente delle giornate di formazione interna, spesso con ospiti. Questa volta, però, l’ospite si è preso tutta la scena ed à stato un ospite davvero d’onore.
Su invito del presidente di Alfabeti, il secondo corso di formazione dell’anno (a fine gennaio) lo ha tenuto il professor Paolo Branca che detiene la cattedra di Lingua e letteratura araba presso l’Università Cattolica di Milano. Non solo: il professor Branca è considerato unanimemente tra i massimi arabisti e islamisti italiani, tanto da aver fatto parte dell’apposita commissione del ministero degli Interni sulle comunità arabe in Italia.
La lezione è stata di estremo interesse e ha suscitato grande apprezzamento tra i nostri volontari insegnanti. Non si può infatti scordare che gli studenti di Alfabeti si possono calcolare al 90% di lingua araba e quasi tutti di provenienza egiziana.
Il professor Branca ha voluto dividere il corso in due parti: una più specificamente didattica sulle difficoltà dell’insegnamento dell’italiano agli arabofoni (e viceversa, sulle loro difficoltà nell’apprendimento della nostra lingua), mentre nella seconda parte ha affrontato di più la parte antropologica-culturale.
Dopo un primo inquadramento generale (i musulmani nel mondo formano una comunità di 1 miliardo 600 milioni di persone di cui solo il 20% di etnia araba; la maggiore comunità araba in Italia è quella marocchina, mentre gli egiziani a Milano sono ben 50mila, di cui molti minori non accompagnati e di cui 15mila cristiani copti), Branca ha passato in rassegna le principali differenze tra l’arabo e le altre lingue semitiche; la differenza tra l’arabo classico o coranico e le lingue (o dialetti) nazionali e il cosiddetto neoarabo. Moltissime le “dritte” su come affrontare le difficoltà in classe.
Estremamente interessanti anche le osservazioni culturali e antropologiche per un approccio alla mentalità araba così distante da quella occidentale (il rito del saluto, l’evitare la critica diretta, l’autorità degli anziani e il rapporto gerarchico tra i generi che a volte può creare criticità tra la docente femminile e lo studente maschile). Tanti gli esempi fatti, tante le situazioni esposte con una competenza che solo un grande ed esperto studioso, per altro con un tono per nulla accademico, può esporre con puntualità.
Sono state due ore volate via e terminate con un grande applauso da parte dei volontari di Alfabeti e con la consegna da parte del presidente al professor Paolo Branca del nostro calendario 2023, una borsa di tela di Alfabeti e il volume “Barrio San Siro”, già segnalato su questo sito e che ben espone le problematicità del quartiere in cui lavoriamo.
In quella occasione avevamo strappato al professor Branca la promessa di un ritorno, cosa che è avvenuta lo scorso aprile con un altro corso di formazione, sempre alla presenza di numerosi volontari, e che questa volta il grande esperto ha voluto dedicare, dopo alcuni chiarimenti sulla fonetica araba di alcune lettere, quasi esclusivamente al discorso antropologico e culturale. Insomma, due lezioni di grandissima utilità e che vogliamo assolutamente ripetere anche per il prossimo anno scolastico.
Grazie di cuore professore…
A questo link potete vedere la prima delle due lezioni tenute dal professore (grazie al nostro volontario Paolo Magliocco che ha registrato e montato il video).
Giovanni Pianetta