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Storie di migranti – Ellis Island e il sogno dell’America

Storie di migranti – Ellis Island e il sogno dell’America

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Quella che state per leggere è una storia di tutti. Siamo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento e la maggior parte dell’Italia è nella miseria più totale. Per sopravvivere non c’è altra soluzione che andarsene. In 14 milioni partono, con pochi effetti personali: una sola valigia, biancheria intima, un pettine, un paio di scarpe. Lasciano la loro casa in direzione di luoghi di cui non sanno nulla: la lingua, le abitudini. L’unica certezza è che peggio di come è a casa non potrà essere.
Si partiva per l’America: del Sud o del Nord. Chi andava al nord, veniva fermato a Ellis Island, New York, il centro di smistamento: dopo essere stati controllati come bestie al mercato, si arrivava, finalmente, a terra. Ellis Island oggi è uno dei simboli più forti dell’emigrazione nel mondo occidentale. Vi sbarcavano 12.000stranieri al giorno e per questo oggi è un museo: l’Ellis Island Immigration Museum è un omaggio che gli Stati Uniti tributano ai milioni di immigrati che li hanno resi la nazione più potente del mondo.

EllisIsland
Gli italiani poi finivano nei tuguri del Lower East Side, pronti ad accettare qualunque lavoro in cambio di qualunque paga: l’importante era lavorare e sognare, un giorno, di guadagnare abbastanza da poter mandare qualche dollaro alla famiglia in Italia. Arrivavano da Sicilia, Calabria, Abruzzo, Molise, Campania: soprattutto uomini e bambini, sognando che seguissero, in seguito, anche le famiglie. Nessuno faceva molti soldi, ma l’importante era essere sopravvissuti a pasti fatti di sassi e polvere.

Visitare gli edifici di Ellis Island che ospitavano gli stranieri appena sbarcati dai grandi piroscafi è un’esperienza toccante. Anche se ora sono stati riempiti di (finti) oggetti tipici dell’emigrazione,  i luoghi sono puliti, asettici, mentre è probabile che fossero confusi, rumorosi, pieni di sogni in tutte le lingue del mondo. Ispezioni

Non c’è da stupirsi che Ellis Island sia uno dei monumenti più visitati di New York: racconta una storia che la gran parte delle famiglie del mondo (italiane comprese) ha vissuto sulla propria pelle. Una storia che oggi vediamo dalla parte fortunata: il nostro paese si è trasformato, incredibilmente, nell’America di molti popoli. Quando i migranti arrivano, proviamo a ricordarci di come l’America ha trattato i nostri bisnonni.

3 Giugno 2022 Daniele Murtas

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