” Noi schiavisti : come siamo diventati complici dello sfruttamento di massa ” di Valentina Furlanetto è un libro inchiesta di rara lucidità . Una fotografia disarmante del mondo del lavoro e della nostra e società malata che scuote le coscienze e fa discutere.
Noi schiavisti racconta di come chi non ha diritti, chi non ha cittadinanza, è lo sfruttato ideale, perché è un cittadino di serie B e non può rivendicare nulla. La parte politica che sostiene i porti chiusi ha tutto l’interesse a enfatizzarlo, ad aggravare situazioni di illegalità anziché risolverle perché l’immigrazione non controllata, il dumping salariale, portano risentimento in una parte della popolazione e quindi… voti!
L’altra parte politica se non gestisce il fenomeno con nuovi diritti (in primis lo “ius soli” per le nuove generazioni) sradicando gli abusi e le distorsioni del sistema (subappalto, cooperative fittizie, aste al doppio ribasso) nutre e alimenta le critiche e il risentimento di una parte di elettorato che può voltargli le spalle.
Nessuno è completamente innocente: né la politica, né i sindacati, né le istituzioni, né le aziende, né i consumatori, né noi.
Siamo tutti ingranaggi di questo meccanismo che stringe una massa di lavoratori (invisibili perché privi di diritti) in una trappola dalla quale si dovrebbe uscire cambiando le cose, “perché nessuno è davvero libero se intorno a lui ci sono schiavi”.
(di Francesca Giannoccaro)
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